martedì 4 dicembre 2012

VENEZIA A DENTI STRETTI.

...Nella Maratona di Venezia i ritiri sono stati numerosi, a cominciare da quello della toscana Martina Celi, campionessa italiana nel 2011, vittima del freddo e costretta ad abbandonare in crisi ipotermica, tanto da richiedere l'intervento della Croce Bianca. Anche io al ritiro ci ho pensato-confessa Monica Carlin-e non una volta sola. La prima al diciottesimo chilometro, quando il vento era aumentato, e poi quando ho visto Martina ferma al bordo della strada. L'ho incoraggiata a proseguire, ma si capiva che era giunta al limite. Non aveva una bella faccia, era letteralmente congelata. A mia volta ho stretto i denti e mi sono ripromessa di arrivare almeno alla mezza. La tabella di gara era andata a farsi benedire. Ho superato il 21 chilometro con molte difficoltà. Anche il pubblico lungo il percorso era decimato, ma l'incitamento dei superstiti è stato importante. Tra Marghera e Mestre la parte più difficile: vento tremendo che ti tagliava la faccia, il dubbio di non farcela era sempre presente, i muscoli delle gambe sembravano di cemento, avevo freddo e mi sentivo vuota. Non è stata facile neppure l'ultima parte, con l'acqua alta in alcuni punti del percorso che...non metteva del tutto a proprio agio. La Venice Marathon di quest'anno era per gente veramente tosta!
Queste parole sono state dette da una professionista della corsa. La sua rivale e molti altri si sono ritirati, a lei gli è mancato poco e io corridore dilettante al ritiro non ci ho mai pensato.

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